Il principio dell'eternità.

Gustavo Adolfo Rol.
Un nome che riecheggia nell’eternità.
Un’anima particolarmente buona ed evoluta che nel suo passaggio qui sulla terra in cui è restato per ben 33333 giorni è stato un maestro spirituale, sensitivo, medium (anche se non amava essere definito così), veggente del novecento.
Grazie allo sviluppo di tantissime infinite possibilità che ci sembrano soprannaturali,
ma che, come lui stesso sosteneva, sono insite naturalmente nell’uomo data la sua natura divina,
ha aiutato tantissime persone sia sul piano morale che su quello fisico e ha dato speranza a tantissime anime perse. Ed ancora opera dall’aldilà,
perché la sua anima continua ad evolvere e opererà per il bene per sempre.
Per me è un grande maestro di vita, un amico ed indiscusso conoscitore della verità (o almeno di gran parte di essa).
Egli sosteneva che tutto è spirito, compresa la materia che ci appare così densa è tangibile.
Lo “spirito intelligente” è per Rol l’attributo massimo conferito alla persona umana.
Diceva che ad essa vengono trasmesse possibilità inimmaginabili per le quali, attraverso un processo di libera scelta, l’uomo è in grado di riconoscersi nella propria natura divina.
Agendo in quest’atmosfera, ove l’armonia ed il senso morale non possono avere alternative,
l’uomo -autentico procuratore di Dio- è in grado di compiere qualsiasi prodigio.
È questo il principio dell’eternità.

Fonte: documentario “Il mondo dietro al mondo” di Nicolò Bongiorno.