Appigli e cipigli.

Contendersi
in un mondo limpido di idee
sporcate dal vizio
del possesso e dell’ego.
Le campane di mezzogiorno
rimbombano nella mia testa
facendomi ricordare
il colore ed il profumo
dei vestiti di Dio.
Amore e morte
accompagnano pensieri
di vento e tempesta
che la mente
freme di comandare.
Ma è lo spirito
il solo padrone,
è lo spirito che sa.
L’anima può sbrogliare
i grovigli della mente
e sbrigliare i più nobili sentimenti
tuoi dentro di te.
Abbandonarsi all’immenso
e librarsi delicatamente
sulle ali della vita
sorprende i meccanismi inconsci
dell’infame identità dannata
e li sgretola come argilla secca
in una ossuta,
desertica mano.
Appigli e cipigli si alternano
in un mondo strano,
contraddittorio,
conteso.
Un ecosistema fragile d’incanto
che respira,
spira
e sospira,
nel guscio ancestrale del sé.

Chiara.
7/4/2021.