Se hai la mascherina e gli occhiali da sole e piangi, nessuno lo vede e ti può abbracciare. Ciò é tragico ed inumano. In questo periodo storico così difficile ci stiamo snaturando come persone. Non ci vediamo in faccia, non ci possiamo stringere la mano, non ci possiamo abbracciare. Ma possiamo ancora amare e sentire forti le emozioni dentro il cuore. Anzi, se ci facciamo caso forse ci accorgiamo che le sentiamo con ancora più intensità. Fate parlare i gesti, fate parlare gli occhi, fate parlare Facebook ed i messaggi di whatsapp. Non rinunciate mai ad esprimervi solo perché non riuscite a farlo nel modo convenzionale. Inventatevi nuovi modi per dimostrare gratitudine ed amore. Non smettete mai di essere consapevoli del fatto che è solo un momento, passerà. Con questi piccoli bimbi che crescono in questo momento così atipico, così incomprensibile, dove tutte le regole sono promesse e sogni che si infrangono contro il muro della realtà, cerchiamo di avere pazienza e continuiamo a dare l’esempio. Continuiamo ad amare e ad essere il più possibili empatici: è l’unica cosa che può salvare il nostro spirito e la nostra anima da questa infinita spirale in cui tutto sembra volerci inghiottire in un vortice di odio, di diffidenza verso i nostri simili e di incertezza. Questo mio non vuole essere solo un messaggio di speranza. È per ricordarvi che “per aspera ad astra” siamo sempre in viaggio verso le stelle anche se ciò che i nostri occhi vedono sembra mostrarci che stiamo sprofondando all’inferno. Siamo in viaggio verso l’evoluzione ed il cambiamento. Sempre. Non scordiamolo mai. Chiara. 13/10/2020.