Mascherina.

Se hai la mascherina
e gli occhiali da sole e piangi,
nessuno lo vede
e ti può abbracciare.
Ciò é tragico ed inumano.
In questo periodo storico così difficile
ci stiamo snaturando come persone.
Non ci vediamo in faccia,
non ci possiamo stringere la mano,
non ci possiamo abbracciare.
Ma possiamo ancora amare
e sentire forti le emozioni dentro il cuore.
Anzi, se ci facciamo caso
forse ci accorgiamo
che le sentiamo con ancora più intensità.
Fate parlare i gesti,
fate parlare gli occhi,
fate parlare Facebook
ed i messaggi di whatsapp.
Non rinunciate mai ad esprimervi
solo perché non riuscite a farlo
nel modo convenzionale.
Inventatevi nuovi modi per dimostrare
gratitudine ed amore.
Non smettete mai di essere consapevoli
del fatto che è solo un momento,
passerà.
Con questi piccoli bimbi
che crescono in questo momento
così atipico,
così incomprensibile,
dove tutte le regole sono
promesse e sogni
che si infrangono contro il muro della realtà,
cerchiamo di avere pazienza
e continuiamo a dare l’esempio.
Continuiamo ad amare
e ad essere
il più possibili empatici:
è l’unica cosa che può salvare
il nostro spirito e la nostra anima
da questa infinita spirale
in cui tutto sembra volerci inghiottire
in un vortice di odio,
di diffidenza verso i nostri simili
e di incertezza.
Questo mio non vuole essere solo
un messaggio di speranza.
È per ricordarvi che “per aspera ad astra”
siamo sempre in viaggio verso le stelle
anche se ciò che i nostri occhi vedono
sembra mostrarci che stiamo sprofondando all’inferno.
Siamo in viaggio verso l’evoluzione
ed il cambiamento.
Sempre.
Non scordiamolo mai.

Chiara.
13/10/2020.