Papà.

Stelle limpide e disegnate
in un cielo petrolio orfano di luna.
Le conto,
le guardo,
scelgo la più grande che sei tu.
Tu.
Il mio azzurro mare.
Il mio grigio funesto.
Il mio rosso di un amore disperato.
Il mio verde di una calma rara
che a malapena ricordo di te.
Il mio giallo sole del bene che ti ho voluto.
Il mio nero dell’odio più profondo.
Il mio viola di quel nostro ultimo giorno.
Il mio azzurro turchese di ciò
che ora sei per me.
Sei tu.
Quella stella.
Quell’amore grande ed indissolubile
che mi toglie ancora il fiato.
Quella voglia che mi divora
di capire chi sei
oltre le maglie strette dell’infinito.
Chiara.
13/9/2020.