Roma, eterno amore.

Niente mi manca,
ma voglio respirare un po’ di Roma.
I tetti aperti sul mondo,
i piccioni che guardano all’insù.
L’acqua saggia delle fontane
che mi schizza sulla fronte
la bellezza immemore della storia del Tritone antico. Scale e scalini,
vasi fioriti in teatri e monumenti ridondanti di donne che sanno di sere smorfiose
e di letti abbandonati quatti quatti al mattino.
Rose belle a Campo de’ fiori.
Cerchi, cerchi dappertutto.
Cupole e piazze,
tonde e materne, che come culle antiche,
sfiorano leggere sogni di gloria e virtù.
Baci.
Baci sfuggiti, baci rubati, baci di miele e di fiele.
Pace e santità, mondana eternità.
Il Gianicolo contento
che si incipria vanitoso al mattino
e si veste di occhi che si incantano al guardare.
La pasta che scotta
sui tavoli profumati di saltimbocca a Trastevere.
Luci e notti di note stellate,
allegre di vino e di vociare albeggiante sui ponti stabili, stoici, eterni, infiniti,
sulle quali immagini magiche
ho sigillato per sempre i lucchetti del mio
antico e caldissimo,
sempreverde e limpidissimo,
amore per te.

Chiara.
8/12/2021.

Ispirazione: il film “Mangia, prega, ama” mi ha fatto affiorare dolcissimi ricordi.