Felicità e guerra (2).
L’amore è una spada che ti trafigge il costato.
Sei solo, seduto su una panchina di un parco autunnale.
La tua mente è rimasta a quella scena. Vederla ridere con lui è stato così inaspettatamente tragico che il tuo stomaco é stato come strizzato e rivoltato nello stesso istante.
Non è possibile che tutto ciò che era non sia più, che voi due insieme non siate più. Catastrofe, cuore infranto, vita spaccata a metà.
È primavera, fai jogging, è mattino presto e ritorni in quel parco.
La rugiada della mattina sporca appena la punta delle tue scarpe di un velo trasparente e gentile.
Trasparente come sei tu ora, dopo il lungo periodo torbido che hai passato.
Incedi correndo oltre la panchina che aveva raccolto le tue lacrime in autunno. Ora sei diverso, stai sbocciando come i peschi in fiore e nemmeno ricordi più la sensazione del dolore profondo che hai provato mesi prima.
Sei distratto, inciampi appena appena e l’auricolare si sfila, cade a terra nella pozzanghera fangosa.
Arriva lei, nei suoi occhi vedi il mare.
La semplicità dei suoi gesti ti fa subito innamorare, ma non sai più come si fa. Come si fa a presentarsi, a provare a conoscersi, a mettersi in gioco.
L’amore ti salverà.
Sarà diventato la spada magica ed inesorabile con la quale combattere insieme per la vostra infinita felicità.
Chiara.
28/6/2020.